Dobbiamo ancora lottare per le Pari Opportunità?

Stando allo studio “Pari Opportunità alla SRG SSR  e nei suoi programmi dal 1980 ad oggi” sembrerebbe proprio di sì. Anche se i risultati presentati ieri presso lo Studio di Besso dimostrano che lungo l’arco temporale preso in esame la rappresentanza femminile alla Radiotelevisione Svizzera è passata dal 29% al 43%, le ricercatrici e autrici del progetto Nelly Valsangiacomo (storica ticinese, prof. ordinario di storia contemporanea a Losanna) e Ruth Hungerbühler (docente di Scienze della comunicazione presso l’Università della Svizzera italiana) sottolineano come in fondo, nonostante gli evidenti miglioramenti, sia ancora radicato  un problema culturale per cui il concetto di una eguale rappresentanza femminile e maschile nel mondo professionale  in genere, e nei media in particolare, è tutt’altro che acquisito. “Non è una questione di integrare sensibilità diverse e uno sguardo al femminile” ha detto la Valsangiacomo ma del “diritto” delle donne ad avere parità di trattamento, di considerazione e di oppportunità. E per questo i tempi non sono ancora maturi neanche alla SSR, sia se consideriamo le carriere professionali, sia se consideriamo le programmazioni e i contenuti mediatici.